PRP
Platelet Rich Plasma (gel piastrinico)
La sigla PRP (platlet rich plasma), spesso definita gel piastrinico in italiano, si riferisce ai fattori di crescita piastrinica.
Questi fattori vengono estratti dal sangue del paziente, purificati con particolare tecnica di centrifugazione e poi vengono iniettati nella articolazione o nel tendine.
Il concentrato piastrinico che ripara tendini, cartilagine e muscoli: oggi è possibile tenere in manutenzione la propria cartilagine per allontanare o evitare gli interventi di protesi e poter fare una vita attiva o sportiva il più a lungo possibile.
È anche possibile riparare i tendini promuovendo una riparazione con tessuto prevalentemente tendineo invece che fibroso (cicatrice e quindi tessuto anelastico e meno resistente) con evidenti ripercussioni positive sul quotidiano attivo e/o sportivo.
Meccanismo d'azione
Le piastrine attivate, iniettate in sede di lesione, si degranulano liberando fattori di crescita che richiamano nuove cellule. Queste nuove cellule si trasformano in nuovi vasi sanguigni e nuovo tessuto con conseguente riparazione dei tessuti.
Per di più l’azione riparativa è molto specifica, è infatti scientificamente dimostrato che nella spalla, per esempio, un tendine lesionato guarisce facendo una cicatrice prevalentemente fibrosa e quindi meno elastica e resistente del tessuto tendineo, mentre con il PRP si promuove una riparazione con tessuto con caratteristiche più simili al tendine e quindi con maggiore elasticità e resistenza.
I PRP sono tutti uguali?
No, non sono tutti uguali. Ci possono essere differenze di concentrazione anche di 10 volte fra un PRP e l’altro con intuibili differenze di potere riparativo. È molto importante la validazione scientifica, ovvero la letteratura internazionale, che supporta la apparecchiatura utilizzata.
Importante è anche l’autorizzazione del Centro Trasfusionale di riferimento per i centri in cui si pratica questa metodica, perché garantisce il rigoroso controllo delle procedure che vengono effettuate.
Questi fattori, associati ad una corretta indicazione clinica e alla preparazione dell’operatore fanno la differenza nei risultati.
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